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Gianni Righinetti propone di riaprire il dibattito sulla lotta armata di stampo liberal-radicale: il Corriere del Ticino e Piazza del Corriere animeranno un dibattito sull’omicidio del consigliere di Stato conservatore Luigi Rossi.
Qualcuno si è chiesto che senso abbia parlare di un avvenimento di oltre un secolo fa; ma, ha fatto giustamente notare Righinetti, se parliamo del caso Baragiola (che riguarda avvenimenti di quasi mezzo secolo fa) è giusto sfogliare tutto l’album della lotta armata in Ticino.
Perché se, come ha fatto notare Righinetti su Teleticino, è la “sinistra” ad essere imbarazzata dalla vicenda Baragiola (anche se non si capisce bene perché debba esserlo), per “par condicio” sembra giusto mettere qualche imbarazzo anche in casa liberale.
Accanto all’estradizione del Baragiola dalla Svizzera all’Italia, si potrebbe aprire la discussione per l’estradizione dalla Inghilterra alla Svizzera delle spoglie di quell’Angelo Castioni, militante liberal radicale che sparò a Luigi Rossi e che venne condannato, come Baragiola, in contumacia.
Saputa la notizia di questo revival, il PPD ha annunciato un nuovo arrangiamento dell’inno del Partito Popolare Democratico che, come noto, fa riferimento a questo episodio nella sua prima strofa.
La popolazione ticinese segue con grande interesse il dibattito lanciato da Righinetti, pensando – e seguendo su questo punto le esternazioni della Lega – che questo dibattito rappresenterà un grande contributo alla discussione sui problemi urgenti che affliggono il Ticino e che saranno al centro della prossima campagna elettorale. Campagna che, come noto, avrà una interruzione per il Carnevale: e qui, siamo sicuri, il dibattito lanciato da Righinetti avrà ampio spazio.

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